Poesia dell’uovo

Ho custodito un uovo crescendo

l’ho fatto in vista dei giorni peggiori

non uno schermo o una difesa

nemmeno un guscio o una negazione.


Non vorrei che qualcuno,

per sbaglio o distrazione,

scambiasse quest’uovo per altro,

per un’immagine o un’allegoria sbagliata.


Quest’uovo indica proprio quest’uovo

ossia rimanda a altro, a qualcosa

di specifico, di vero o di reale,

qualcosa da curare e custodire.


Negli anni più volte ho provato

a fare di quest’uovo una poesia,

ma ogni volta iniziavo a descriverlo

e lo perdevo da capo.


Ogni volta iniziare la poesia dell’uovo

mi dava sempre più soddisfazione.

Ogni volta finiva che ero stremato.

Adesso conto gli anni, e sono molti,

dall’ultima volta che ci ho provato

e non ho più sentimenti da riferire.


Detto questo, nei momenti più rari,

può accadere che l’uovo si presenti

di qua o di là, e con lui subito riemerge

il desiderio di farlo parlare.


Per fortuna il mondo è saggio e mi difende

e ogni volta tornare all’uovo

si fa sempre più difficile e disperato.


Oggi, per esempio, lo cerco

tutto intorno, e non ricordo

dove e perché l’ho lasciato.