Ho custodito un uovo crescendo
l’ho fatto in vista dei giorni peggiori
non uno schermo o una difesa
nemmeno un guscio o una negazione.
Non vorrei che qualcuno,
per sbaglio o distrazione,
scambiasse quest’uovo per altro,
per un’immagine o un’allegoria sbagliata.
Quest’uovo indica proprio quest’uovo
ossia rimanda a altro, a qualcosa
di specifico, di vero o di reale,
qualcosa da curare e custodire.
Negli anni più volte ho provato
a fare di quest’uovo una poesia,
ma ogni volta iniziavo a descriverlo
e lo perdevo da capo.
Ogni volta iniziare la poesia dell’uovo
mi dava sempre più soddisfazione.
Ogni volta finiva che ero stremato.
Adesso conto gli anni, e sono molti,
dall’ultima volta che ci ho provato
e non ho più sentimenti da riferire.
Detto questo, nei momenti più rari,
può accadere che l’uovo si presenti
di qua o di là, e con lui subito riemerge
il desiderio di farlo parlare.
Per fortuna il mondo è saggio e mi difende
e ogni volta tornare all’uovo
si fa sempre più difficile e disperato.
Oggi, per esempio, lo cerco
tutto intorno, e non ricordo
dove e perché l’ho lasciato.