William Guarriello

William Guarriello

E se un’arma decidesse di spararci?

Israel Defense Forces Spokesperson unit, CC BY-SA 2.5 , via Wikimedia Commons
Quali potrebbero essere le conseguenze, in primis sul piano morale, della delega di funzioni e responsabilità, dapprima appannaggio esclusivo di noi umani, a favore dei cosiddetti electric brains? I processi di deresponsabilizzazione ai quali siamo oggi sottoposti vanno certamente interpretati nel più ampio scenario della responsabilizzazione macchinica, la quale, per come la stiamo intendendo, non è certo una novità.

Oppenheimer ci ricorda la grandezza di Günther Anders (e quanto ancora dobbiamo fare per evitare l’Apocalisse)

Dal secondo dopoguerra a oggi, a metterci in guardia sulla nostra potenziale autodistruzione sono stati in parecchi. Tuttavia, per quanto concerne i discorsi sulla bomba ci si potrebbe benissimo fermare, per esaustività e chiarezza (ma anche per forza espressiva), a quelli fatti da un filosofo-giornalista-attivista quasi dimenticato che la lotta alla «cecità all’Apocalisse», come la definiva lui, l’ha assunta a vera e propria ragione di vita. Si chiamava Günther Anders.

La verità su Emanuela ci è dovuta

Il significato della data del 22 giugno 1983 lo conoscono in molti; altrettanti, ignorando il calendario, hanno comunque presente la storia che ha avuto inizio quel giorno; altri ancora, i più giovani, è possibile che non abbiano idea di cosa si stia parlando, ma prima o poi lo sapranno. Perché la storia di Emanuela Orlandi – cittadina vaticana di quindici anni sparita sul suolo italiano dopo aver svolto la sua consueta lezione di musica alla scuola Ludovico da Victoria – è una di quelle che una volta entrate dentro l’immaginario collettivo, non ne escono più.

Che questa volta non si perda l’occasione di dare giustizia a Emanuela

Di piste, nel caso Orlandi, ne sono state percorse tante. Tre le principali: quella internazionale, che vede Emanuela rapita dai Lupi Grigi per estorcere al Vaticano la liberazione di Mehmet Alì Ağca; quella del ricatto alla Santa Sede operato da parte di Cosa Nostra, con la complicità della banda della Magliana, al fine di recuperare denaro investito nello Ior e "perso" nel crack dell’Ambrosiano; e, infine, quella che vedrebbe il Vaticano impegnato a tenere la ragazza segregata a Londra.