Basta farsi un giro a Tbilisi per capire che in Georgia c’è un'irrefrenabile voglia di Occidente. Lo si percepisce camminando per le sue vie, dove le bandiere dell’Unione Europea sventolano al fianco di quella nazionale, ovunque, ad ogni angolo di strada, nei negozi, nei bar, nei ristoranti. Una scelta di campo chiara, limpida e distinguibile come graziose stelline gialle disegnate su sfondo blu. Non è raro imbattersi persino nei vessilli della NATO, appesi alle pareti o incastonati tra gli stipiti delle finestre. Le battaglie si portano avanti anche così; la politica, qui, è dappertutto: sui muri di Tbilisi dominano i colori dell’Ucraina e le scritte “fanculo la Russia”.