Api, ambiente e uomo

Una vita, quella delle api, sempre in attività, scandita dall’alternarsi delle stagioni, che però, negli ultimi tempi, “impazziscono” sempre più spesso, tra periodi di caldo soffocante e di fasi fredde improvvise, portando al danneggiamento degli ecosistemi, alla perdita delle fonti nettarifere e, di conseguenza, a squilibri nel comportamento degli insetti impollinatori e nel loro normale ciclo lavorativo e di vita.

Alle pendici del monte Ararat. Pezzi di Kurdistan in Italia

L’arco che separa le vie del Testaccio dalla piazza di Ararat sembra essere un passaggio simbolico tra Italia e Kurdistan. Qui sventolano le bandiere del PKK, il partito di liberazione curdo fondato da Abdullah Öcalan, i muri sono dipinti con i colori ed i volti della resistenza, nell’edificio sono appese le fotografie dei martiri caduti in lotta.

Il disastro di Rigopiano tra macerie, gelo e silenzio

Vorrei capire qualcosa in più di quella tragedia osservata solo attraverso uno schermo del televisore. Da quel giorno c’è qualcosa di strano nella quiete delle mie giornate: l’assoluzione della maggior parte degli imputati nel febbraio 2023, ha risvegliato in me la voglia di scavare, per quanto posso, sulle ombre rimaste attorno a questa vicenda che, per la sua indefinitezza, era rimasta sepolta in un angolo della mia mente.

Se abrió paca. Diario dal Guatemala

I vestiti sono ovunque, penzolano dal soffitto, riempiono gli scaffali, occupano le lunghissime file centrali della sala e sbucano anche da ogni angolo del pavimento, buttati a terra senza un criterio. In fondo a tutto, enormi sacchi bianchi (presumo anch’essi pieni di vestiti), e tante, tantissime paia di scarpe. Vengo assalita da un senso di nausea, l’odore di plastica si mischia a quello del sudore della gente.

La Tempesta Vaia e il disastro, un reportage fotografico

Certi eventi, nella storia delle valli, hanno causato cambiamenti così radicali che saranno ricordati per anni. Viene subito da pensare alle guerre che hanno sconvolto il paesaggio e la popolazione, con le trincee, i fili spinati, la leva, i rastrellamenti, i disboscamenti. Non sono, però, solo gli eventi umani quelli che vanno a incidere sul paesaggio e sul tessuto sociale. Le alluvioni, per esempio, lasciano ferite che impiegano decenni a rimarginarsi, e la cronaca recente ne è la prova.

Più libri. Più liberi?

Dal 6 al 10 dicembre l’avveniristico Nuovo Centro Congressi dell’EUR, più che una nuvola è parso un gigantesco formicaio di cristallo, una di quelle teche luccicanti dove appassionati mirmecologi con gli occhiali spessi e tendenze voyeuristiche insediano una colonia di formiche per poterla studiare e osservare con attenzione. La colonia, in questo caso, era antropomorfa. Ben 115mila persone - tra cui il sottoscritto, per l’intera giornata di sabato – radunatisi in cinque giorni di amplesso librario collettivo: Più Libri Più Liberi - d'ora in poi PLPL -, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria.

Hay que aguantar! Diario dal Guatemala

In un giorno di ottobre, mese che con le rivoluzioni ha un buon rapporto, mi sposto in autostop da un paesino all’altro del Guatemala per raggiungere Santa Elena, vicino a Nuevo Horizonte, il villaggio dove abito in questi mesi. La ragione del mio viaggio è una grande manifestazione che si sta svolgendo proprio ora davanti ad un centro commerciale.

Natalia Ginzburg torna a casa

I capelli corti e lo sguardo apparentemente severo, Natalia Ginzburg è lì – un suo ritratto, ovviamente –, nella Sala Grande della Fondazione Circolo dei Lettori. È una sera di ottobre e mi trovo a Torino, la città dove sia io che Natalia siamo cresciute.

Ripartire dalla terra. Diario dal Guatemala

Svegliarsi alle cinque di mattina è un’abitudine condivisa dagli abitanti di Nuevo Horizonte, e in fondo adattarsi non è stato così difficile. Sono di grande aiuto i puntualissimi galli che ogni giorno mi fanno saltare giù dal letto, ma anche i versi acuti delle scimmie urlatrici, i cinguettii vari e il tonfo sonoro dei manghi che cadono sul mio tetto in lamiera non sono certo da meno.

Quattro bambini – Jaisalmer

La città di Jaisalmer, ultimo bagliore di civiltà, apre le porte al deserto del Thar, un enorme distesa di sabbia dorata e roccia che si estende dallo stato indiano del Rajasthan fino al Pakistan.